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cecofuli

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  1. In effetti ci ho lavorato un po' eh eh eh eh (^_^)
  2. Questa intervista è la traduzione dell'intervista fatta da Russell Traill su www.corona-renderer.com. – INTERVISTA REALIZZATA DA Russell Traill –(Corona Renderer Team, www.corona-renderer.com). In questo articolo parleremo con Francesco Legrenzi, l’autore di quella che, nel 2008, diventò per molto tempo la guida principale per V-Ray. Francesco ha dedicato gli ultimi 4 anni alla scrittura del primo libro al mondo per Corona Renderer. Abbiamo parlato con lui del suo libro e del processo che ha portato alla sua nascita, dalle prime bozze fino alla produzione finale. 1. RACCONTACI UN PO’ DI TE E DEL TUO STUDIOMi chiamo Francesco Legrenzi, sono nato in una valle nella provincia di Bergamo situata nel nord Italia (Fig. 1.1) e sono il titolare dello studio “Legrenzi Studio” (www.francescolegrenzi.com). Fig. 1.1 Mi sono laureato come ingegnere edile alla facoltà d’ingegneria di Milano nel 1999. Grazie a un docente di disegno automatico che nelle sue ultime due lezioni di AutoCAD R14 ci fece scoprire l’affascinante mondo del 3D, nel 1998 iniziò la mia passione per la CG. Ci spiegò molto velocemente i principali strumenti 3D di AutoCAD. Essendo un software poco avanzato per la modellazione e il rendering, ci mostrò 3D Studio MAX Release 1. Da quel giorno in poi iniziò la mia stretta “amicizia” con 3ds Max. In seguito lavorai per tre anni come ingegnere strutturale. Rendendomi conto della mia vera passione, abbandonai il lavoro per il quale mi ero impegnato per anni, dedicandomi allo studio e all’esercitazione della professione di grafico 3D. Nel 2001 mi fu chiesto di partecipare alla gestione di un forum italiano di grafica. Ne rimasi parte attiva fino al 2010. Sempre nel 2001 venni a conoscenza di un piccolo plug-in, V-Ray, sviluppato da una software house bulgara, la Chaos Group. Quasi per gioco fu così che iniziai a scrivere quello che divenne, per molto tempo, il principale libro di riferimento per l’apprendimento di V-Ray: “VRay – LA GUIDA COMPLETA” (Fig. 1.2) (https://www.francescolegrenzi.com/vray-la-guida). Fig. 1.2 - VRay - LA GUIDA COMPLETA (2008). Il successo fu inaspettato, tant’è che si dovettero fare tre ristampe e una versione in lingua inglese (Fig. 1.3). Da allora non ho mai smesso d’interessarmi a tutto quello che gravitava attorno al mondo 3D, in special modo per quanto riguardava i motori di rendering per 3ds Max. Dopo anni passati a dirigere il reparto di Modeling & Lighting in uno studio d’architettura di Milano, iniziai a lavorare come freelance. Nel 2013 scoprii Corona Renderer, un software in versione Alpha 4. Pochi ancora lo conoscevano, era acerbo, ma decisi ugualmente di utilizzarlo a livello professionale. Da quell’incontro, quasi casuale, nacque una stretta collaborazione con Chaos Czech a.s., la quale rese possibile la nascita di questo libro. Fig. 1.3 - Versione inglese del libro: “VRay - LA GUIDA COMPLETA”. 2. COSA HAI FATTO DOPO AVER SCRITTO LA GUIDA PER V-RAY?Dopo aver scritto il primo libro al mondo per V-Ray (2008), iniziò la mia avventura come freelance, abbandonando il mio comodo lavoro di grafico 3D a Milano. Inizialmente non fu semplice, soprattutto perché dovevo far conoscere il mio studio a potenziali clienti. Non ci volle però molto tempo, grazie al passa parola e alla visibilità che il libro per V-Ray mi diede. Lavorammo attivamente fino al 2013. Sfortunatamente il mondo del rendering “arch-viz” si stava appiattendo, non mi stava più dando quelle soddisfazioni ed emozioni che mi fecero cambiare vita nel lontano 2001. Tutti i prodotti da noi realizzati erano monotoni, come anche la tipologia dei progetti. Nel 2012 avevo percepito la possibilità di utilizzare UDK3 a livello architettonico, ma l’hardware e il software non erano ancora pronti. Nel frattempo iniziai a sperimentate Corona Renderer, il quale mi diede quella carica di nuova energia di cui avevo bisogno. Nel 2016 iniziai la stesura del primo libro al mondo per Corona Renderer. Durante i primi mesi lavorai al progetto part-time. Poi, dal 2017, il lavoro di scrittore divenne la mia principale attività, abbandonando quasi del tutto il mondo della visualizzazione architettonica 3D. 3. COME HAI SCOPERTO CORONA RENDERER LA PRIMA VOLTA?Molti anni fa, credo nel 2014, quando sul sito www.scriptspot.com comparve uno strano script. Sto parlando di LightLister for Corona Renderer. Era uno script che permetteva di gestire e controllare le luci di un certo… “Corona Renderer”! Inizialmente non ci feci molto caso, ma qualcosa attrasse la mia attenzione. In effetti usavamo già uno script simile per V-Ray, che nel frattempo continuavamo a impiegare per tutti i nostri progetti professionali. La vera svolta fu quando Ondra pubblicò il programma benchmark Alpha 4 per Corona Renderer. Era un piccolo file compresso di circa 40 MB. Incuriosito, lo scaricai. Il benchmark era composto da una cartella contenente i file necessari per il test: il software Corona Renderer, il file 3D di una stanza in formato .obj, le texture e un file “!runme.bat”. Cliccai sul piccolo .bat e… una magia! In soli venti secondi avevo un’ottima anteprima (Fig. 1.4). Fig. 1.4 - Rendering generato utilizzando il primo benchmark di Corona Renderer. In due minuti il render era quasi perfetto e dopo quattro minuti e mezzo il calcolo era terminato. Il tutto senza macchie o artefatti. Il disturbo dell’immagine (chiamato noise) era veramente basso! Per l’epoca fu una vera e propria rivoluzione: un sistema di renderizzazione progressivo, veramente efficiente e basato su CPU. V-Ray ancora non integrava un sistema “biased” progressivo (BF+LC) e questo fatto mi fece riflettere. Quindi installai la mia prima versione di Corona Renderer, l’Alpha 4 per 3ds Max 2011, 2012 e 2013 (Fig. 1.5). Fig. 1.5 - Interfaccia di Corona Renderer versione "ALPHA 4". Era totalmente gratuita, senza limiti di tempo e risoluzione. Era funzionante al 100%. Rimasi piacevolmente sorpreso dalla sua semplicità, anche se l’interfaccia doveva essere ripensata, poiché acerba. Ad ogni modo, provenendo da un motore complesso come V-Ray, mi trovai subito a mio agio. In poco più di una giornata potevo gestire i parametri principali di Corona Renderer. Inoltre, lo shader CoronaMtl era molto semplice e intuitivo. La caratteristica che mi aveva colpito era la preview in tempo reale, comprensiva di Global Illumination, direttamente all’interno del Material Editor: finalmente potevamo vedere i materiali esattamente come se fossero all’interno nel render finale. Incontrai Ondra per la prima volta il 25 aprile del 2015 (Fig. 1.6). Doveva presiedere un workshop all’Università di Venezia. Quello che posso dire è che avevo di fronte un ragazzo dalla semplicità unica e con un grande, grandissimo cervello. Già in quell’occasione parlammo della possibilità di realizzare un libro per Corona Renderer. In quel periodo, Corona Renderer era alle sue primissime versioni commerciali, motivo per il quale decisi di prendere tempo. Nei primi mesi del 2016 discutemmo della fattibilità di creare la guida per Corona Renderer e, con il suo supporto, iniziai la stesura delle prime pagine utilizzando Corona v1.3 (3 novembre 2015). Fig. 1.6 - L’autore del libro. Venezia, aprile 2015. 4. CI PUOI DIRE COME HAI STRUTTURATO IL LIBRO E COSA LO RENDE UNICO?Per chi ha già acquistato il libro per V-Ray, la lettura della guida per Corona Renderer apparirà familiare. Lo stile con il quale l’ho realizzata ricalca piuttosto fedelmente il mio primo manoscritto. Ho utilizzato un format simile, con colori e impaginazione che ricordano il libro per V-Ray. Più che una guida, si tratta di un vero e proprio manuale tecnico, unico nel suo genere, dove sono spiegati TUTTI i parametri di Corona Renderer. Il web è pieno fino all’inverosimile di video tutorial o corsi online per Corona Renderer, spesso costosi, superficiali e dalla durata di poche ore, simili l’uno all’altro. Tutti che vogliono spiegare, nel più breve tempo possibile, come si fa a generare un interno di un soggiorno, di un bagno, di una camera da letto o un esterno architettonico, spesso copiandosi tra di loro. Dicono: “Clicca qui, fai quello, fai questo…”, ma senza dare la reale motivazione del perché di determinate scelte, senza spiegare tecnicamente ciò che sta alla base di Corona Renderer. L’importante è non far annoiare chi guarda, utilizzando scene accattivanti pre-impostate. Ho conosciuto parecchi “grafici del 3D”, ma sono rari quelli che posso definire veri esperti del settore. Pochi sono quelli che si distinguono dalla massa, mentre molti si accontentano di tutorial mediocri trovati nella rete, realizzati da “professionisti” improvvisati che offrono certificazioni di dubbia utilità. Con “Corona: LA GUIDA COMPLETA” sono voluto andare “oltre”, ho voluto analizzare nel dettaglio, con più di 2300 render e 1300 immagini, tutti i parametri del nostro motore di rendering preferito, studiando maniacalmente ogni singolo parametro (intendo proprio ogni singolo pulsante o input). Chi di voi non si è mai chiesto: “A cosa serve questo parametro? Che cosa accade se lo modifico?”. Per trovare le risposte, l’unica soluzione era di fare una ricerca in internet sfogliando decine e decine di pagine, cercare nel forum di Corona o addirittura aprire una nuova discussione, nella speranza di trovare qualcuno disposto a “soccorrerci”, perdendo così tempo prezioso. Ora tutto questo non è più necessario poiché si avrà a disposizione, a fianco della vostra tastiera, un libro fisico di 700 pagine d’immediata consultazione e con tutte le risposte alle vostre domande, con un indice dettagliato e riferimenti sparsi ovunque all’interno del manuale per una migliore fruibilità del testo. Le centinaia d’immagini comparative (Fig. 1.7, Fig. 1.8, Fig. 1.9, Fig. 1.10, Fig. 1.11) faciliteranno e velocizzeranno la comprensione di Corona Renderer, potendo sfogliare la guida dovunque e in qualunque momento della giornata, senza aver bisogno di alcun apparato elettronico. Poter leggere in tranquillità sul treno, in autobus, in vacanza, senza il problema di portarsi appresso un computer dalla durata limitata è un lusso che solo un libro può offrire. Inoltre la stessa lettura è una sensazione unica e la piacevolezza di possedere, di toccare con mano un VERO libro è impagabile: una vera rarità ai giorni nostri. Fig. 1.7 - Parametro "Zoom" del nuovo strumento "Custom aperture" introdotto con Corona Renderer v6.0. Fig. 1.8 - Parametro "S" dell’oggetto "Mandelbox". Fig. 1.9 - Utilizzo dello strumento "Channel color mapping…" per la definizione dei colori dell’oggetto "CoronaVolumeGrid". Fig. 1.10 - Parametro "Eye separation" presente all’interno della telecamera "Corona Camera". Fig. 1.11 - Modifica del parametro "Distance" dello shader "CoronaMtl". 5. CHE INGREDIENTI SONO SERVITI PER REALIZZARE IL PRIMO MANUALE AL MONDO SU UN PROGRAMMA RELATIVAMENTE GIOVANE?Per prima cosa la passione. I miei primissimi render li feci con un Pentium MMX e 32 MB di RAM con AutoCAD R14. Ho iniziato questa carriera nel lontano 2000, quando si usavano dei Pentium III 733Mhz e il motore di rendering Brazil, quando le risoluzioni di calcolo erano nell’ordine di 1024×768 px e quando la GI era generata con il Radiosity o la Photon Map (se il budget lo permetteva). Senza una sincera e incondizionata dedizione, oltre a un’elevata dose di esperienza maturata in più di venti anni di carriera e un pizzico di follia, non sarebbe stato possibile realizzare un progetto di tale portata. Secondo, una profonda conoscenza di se stessi. Sapevo che sarebbe stata un’impresa titanica e non sono mancati i momenti di sconforto. Il pensiero di stare lavorando da quattro anni a un progetto che potrebbe rivelarsi al di sotto delle proprie aspettative è stato un “amico di viaggio” che mi ha accompagnato durante tutto questo periodo. Pagina dopo pagina, ero però consapevole dell’elevata qualità di ciò che stavo realizzando, supportato dalle entusiasmanti recensioni di alcuni utenti che mi hanno seguito durante questi anni (Andrea Calzaferri e Emilio Seghezzi). Infine devo ringraziare Ondra e tutto il suo team. Rispetto al libro di V-Ray, del quale Chaos Group era totalmente all’oscuro per il semplice motivo che quella guida nacque come progetto personale e che non mi sarei mai aspettato un entusiasmo internazionale di tale portata, questa volta Chaos Czech è stata una figura attiva e fondamentale sin dalle prime pagine. Ciò significa che, partendo dal sommario fino alla copertina, il team di Corona Renderer è sempre stato al corrente dello sviluppo della guida, offrendomi un costante supporto. Per esempio, quando ho dovuto scrivere del materiale CoronaHairMtl, ho avuto il privilegio di essere in contatto diretto con il programmatore che l’ha sviluppato, potendo chiedergli particolari tecnici che solamente lui conosceva. Oppure quando ho scritto del 2.5D displacement realizzato da Ondra, il quale mi ha supportato e spesso suggerito come scrivere al meglio determinate parti del libro. Non posso infine non menzionare Marcin Miodek, Rowan Manns e George Karampelas con i quali mi sono confrontato centinaia di volte, ricevendo consigli su come e cosa dire riguardo a moltissime parti della guida. Avere a disposizione in tempo reale i ragazzi di Corona Renderer in Skype in tutti questi anni ha dato al libro un valore aggiunto inestimabile. Un grazie di cuore a tutti voi. 6. QUALI SONO STATE ALCUNE DELLE SFIDE DEL PROGETTO?Avendo scritto il primo libro al mondo per V-Ray, ero consapevole dell’enorme difficoltà che la realizzazione di un libro comportava, poiché non volevo scrivere il solito libretto superficiale di 200 pagine che racchiude argomenti scontati e ripetuti fino alla nausea, ma un volume di 700 pagine con l’intento di essere l’unico, primo, vero manuale al mondo per Corona Renderer. Iniziai a scrivere il libro nel 2016, quando Corona Renderer era alla sua v1.3 (Fig. 1.12). Fig. 1.12 - Immagine utilizzata nel capitolo 01. Notare come siano presenti molti gruppi: il primo si riferisce a Corona Renderer v1.3. Mese dopo mese, anno dopo anno, pian piano il libro iniziava a prendeva forma, ma dovevo costantemente “lottare” contro Chaos Czech, poiché la velocità con la quale stavano sviluppando Corona Renderer era nettamente maggiore di quella che ero in grado di sostenere per la realizzazione del libro. Così, versione dopo versione, dovevo sempre ricominciare da capo, rileggendo ogni pagina e rifacendo molti degli screenshot già realizzati, aggiungendo nuove pagine ed eliminando i concetti superati. Mi ricordo ancora bene quando, tra la v1.5 e la v1.6, fu aggiunto il nuovo TAB chiamato Camera che mi costrinse ad inserire un nuovo capitolo e a trasferire numerose pagine. Oppure quando la vecchia mappa CoronaOutput fu divisa in due, generando così la CoronaTonemapControl e la CoronaColorCorrect (Fig. 1.13). Fig. 1.13 - Le mappe "CoronaTonemapControl" e "CoronaColorCorrect". Con l’uscita della v6.0, in circa due mesi ho infine dovuto rigenerare il 90% di tutti i rendering poiché è la versione con la quale il librò è venduto. La continua revisione dell’intero libro è stato un lavoro estremamente complesso e stressante, molto più di quello che mi sarei aspettato: è come se avessi riscritto il libro 4-5 volte da capo (Fig. 1.14). Fig. 1.14 - "Corona Scatter". Notare, anche in questo caso, i numerosi aggiornamenti. Un’altra grande sfida è stata quella di riuscire a sintetizzare il più possibile gli argomenti, senza però rinunciare a una precisa ed esaustiva analisi. Il libro per V-Ray fu un grande successo, ma alcuni utenti si erano lamentanti del fatto che fosse fin troppo completo e complesso. Si parla infatti di un libro in formato A4 composto da più di 1000 pagine e dal peso di ben 3Kg. Questo nuovo libro avrei voluto che fosse realizzato da non più di 500-600 pagine e dal peso complessivo di 1.5Kg. “Purtroppo” avevo troppe cose da dire, ma sono comunque riuscito a stare sotto la soglia delle 700 pagine e il peso del libro non supera 1.75Kg. Infine, molto tempo l’ho dedicato alla produzione di tutti gli asset (file .max, .psd, .aep, .vdb, file cache) e alla realizzazione di interessanti animazioni tecniche in formato .mov, uniche nel loro genere. Ve ne parlerò tra breve. 7. QUANTO TEMPO CI E’ VOLUTO PER REDARRE LA GUIDA?Come scritto in precedenza, ho iniziato la stesura del libro nei primi mesi del 2016 (Fig. 1.15). Fig. 1.15 - Le primissime versioni del libro. Inizialmente, il contenuto della guida doveva essere diverso. Avrei voluto inserire dei brevi tutorial che gli utenti avrebbero potuto utilizzare come strumenti personali di verifica (Fig. 1.16). Fig. 1.16 - Primissima versione del sommario del libro “Corona - LA GUIDA COMPLETA”. Purtroppo il manuale stava diventando troppo lungo e corposo e non volevo rischiare di creare nuovamente un libro di 3Kg: aumentare il numero di pagine, con un conseguente incremento di peso e prezzo, era un errore che non volevo commettere. C’è da notare che questa volta, contemporaneamente alla versione in italiano, ho voluto realizzare anche la versione in inglese (Fig. 1.17), decisione che ha moltiplicato esponenzialmente le difficoltà dell’intero progetto, già di per se complesso. Fig. 1.17 - Esempio di pagina scritta in italiano e inglese. Nell’estate del 2019 iniziai l’aggiornamento a Corona Renderer v4.0, mentre a fine marzo 2020 quello della v5.0 iniziava a prendere forma (Fig. 1.18, Fig. 1.19, Fig. 1.20). Durante la stesura del libro ho “consumato” molti quaderni, sui quali prendevo quotidianamente appunti su ciò che stavo realizzando. Ho usato questo sistema “analogico” poiché mi dava la sensazione di aver maggior controllo sul processo produttivo. Fig. 1.18 - Inizio dell’aggiornamento alla v5.0 (20 marzo 2020). Fig. 1.19 - Appunti presi durante l’aggiornamento del libro alla v5.0 di Corona Renderer. Fig. 1.20 - Appunti presi durante l’aggiornamento del libro alla v5.0 di Corona Renderer. In quei mesi stavo completando la traduzione e la verifica della versione in inglese, la quale occupò gran parte del 2019 e del 2020. Il 9 giugno 2020 è stato il giorno in cui ho iniziato ad aggiornare entrambe le versioni alla v6.0 di Corona Renderer (Fig. 1.21, Fig. 1.22, Fig. 1.23). Fig. 1.21 - Inizio dell’aggiornamento alla v6.0. Fig. 1.22 - Appunti presi durante l’aggiornamento del libro alla v6.0 di Corona Renderer. Fig. 1.23 - Appunti presi durante l’aggiornamento del libro alla v6.0 di Corona Renderer. L’aggiornamento è terminato nella prima settimana di ottobre. Nel momento in cui quest’artico è stato pubblicato (novembre 2020) la guida era in fase di stampa presso una tipografia nella provincia di Brescia (Fig. 1.24, Fig. 1.25, Fig. 1.26, Fig. 1.27, Fig. 1.28, Fig. 1.29, Fig. 1.30). Fig. 1.24 - La prima fase consiste nello stampare i quattro colori ciano, magenta, giallo e nero di ogni pagina su lastre metalliche, utilizzando una costosa macchina laser. Fig. 1.25 - L’enorme “stampante” in grado di produrre 13.000 copie all'ora. Fig. 1.26 - Ogni foglio deve attraversare la macchina quattro volte, in modo tale da aggiungere un colore alla volta. Fig. 1.27 - Particolare della sezione dedicata alla stampa del colore rosso. Fig. 1.28 - I fogli pronti per essere portati alla macchina da taglio. Fig. 1.29 - Postazione dedicata al controllo qualità. Fig. 1.30 - Controllo qualità: l’operatore sta analizzando l’allineamento della quadricromia. 9. OLTRE ALLA GUIDA, C’E’ QUALCOS’ALTRO IN ALLEGATO?Chi comprò il libro “VRay: LA GUIDA COMPLETA” si lamentò del fatto che, in allegato, non ci fossero le scene 3D mostrate nel manuale. All’epoca non pensai fosse un grosso problema, poiché quei file erano davvero semplici e realizzabili in pochi secondi. Con il mio secondo libro non volevo fare lo stesso errore e ho quindi realizzato 116 scene di 3ds Max (non esiste nessun libro al mondo per un motore di rendering con così tante scene a disposizione), pensate e studiate per esemplificare quel preciso parametro o quel concetto, offrendo all’utente strumenti efficaci per testare le proprie conoscenze (Fig. 1.31). Fig. 1.31 - Contenuto dei due DVD Dual Layer. In totale sono disponibili ben 20GB di dati. I file non sono però particolarmente complicati e pesanti. Questo per due motivi. Il primo è che ho voluto dare a tutti la possibilità di esercitarsi, anche a coloro che possiedono computer di modesta potenza. Il secondo riguarda la reattività. Lo scopo del manuale è di spiegare, in concreto, come Corona Renderer funziona e per quest’obiettivo non sono necessari file da centinaia di MB. Come dico sempre, per capire un determinato parametro bisogna esercitarsi con file semplici, veloci e di facile gestione. Grazie alla mia esperienza decennale nella realizzazione di scene complesse (specialmente esterni), la struttura dei file in allegato alla guida è accurata e studiata nei minimi dettagli, con nomi degli oggetti e dei materiali comprensibili e auto-esplicativi. Tutte le scene sono state organizzate tramite layer, appositamente rinominati per offrire una perfetta navigazione all’interno della struttura dei file. L’intero libro è stato sviluppato utilizzando 3ds Max 2015, quando Corona Renderer v1.3 era compatibile a partire da 3ds Max 2011. Tutti i file sono stati testati con 3ds Max2014 e 2021, assicurando piena compatibilità con tutte le versioni di 3ds Max supportate da Corona Renderer v6.0. Oltre ai file .max, ho realizzato decine di video tecnici in formato .mov, tutti visionabili in bassa risoluzione all’interno del nostro canale YouTube. Grazie a queste animazioni, la comprensione dei parametri più complessi sarà ancora più immediata e spero piacevole (Fig. 1.32, Fig. 1.33, Fig. 1.34). Fig. 1.32 - Scena utilizzata per la spiegazione delle animazioni statiche interne (fly-through). Fig. 1.33 - Scena utilizzata per la spiegazione delle animazioni dinamiche interne. Fig. 1.34 - Scena utilizzata per la spiegazione delle animazioni dinamiche esterne. Ci sono poi alcuni file in formato .psd (Photoshop) e .aep (After Effects) sviluppati durante la stesura del capitolo riguardante i Render Elements (Fig. 1.35). Ho realizzato un’animazione e salvato alcuni REs “frame-by-frame” in formato 32-bit in modo da poter capire, in termini pratici, cosa significa compositare e lavorare attraverso i vari REs di Corona Renderer. Nessuno ha mai realizzato tutorial di post-produzione per Corona Renderer così accurati, spiegando uno a uno tutti i suoi trentadue REs. Ci sono infine animazioni in formato OpenVDB utilizzate per l’analisi dell’oggetto CoronaVolumeGrid (Fig. 1.36). Fig. 1.35 - File di "Adobe After Effects" utilizzato per la spiegazione di molti "Render Elements". Fig. 1.36 - Animazione utilizzata per la spiegazione dell’oggetto "CoronaVolumeGrid". Come si potrà aver capito, ho dedicato un enorme quantità di tempo allo sviluppo dei contenuti dei DVD e sono sicuro che questi file diventeranno fedeli compagni durante il lungo cammino per l’apprendimento di Corona Renderer. 10. QUALE SARA’ IL TUO PROSSIMO PROGETTO? ALTRI LIBRI o GUIDE?Per il momento voglio prendermi una pausa da questi lunghi e faticosi quattro anni durante i quali mi sono completamente dedicato alla stesura del libro, alla sua traduzione e alla realizzazione del nuovo sito internet www.francescolegrenzi.com. Ad ogni modo, la vita di “Corona: LA GUIDA COMPLETA” sarà molto lunga e cercherò di offrire piccoli aggiornamenti ad ogni nuova versione. Sto inoltre preparando una sorpresa per gli utenti di Corona Renderer. Nel frattempo, siamo sempre attivi nello sperimentare nuove tecnologie. 11. COME E DOVE E’ POSSIBILE COMPRARE LA GUIDA?Nel momento in cui questa intervista è stata realizzata (novembre 2020), il libro era in fase di stampa. E’ possibile rimanere informati andando al sito internet alla seguente pagina: https://www.francescolegrenzi.com/corona-la-guida/ Il libro è in vendita esclusivamente sul nostro sito e può essere ordinato dal nostro e-commerce utilizzando il seguente link: https://www.francescolegrenzi.com/negozio/corona-la-guida/ Il costo è di 119 euro più spese di spedizione. E’ possibile pagare con bonifico bancario, PayPal o Carte di credito. Le spedizioni sono tracciabili utilizzando un tracking number inviato via email dopo l’acquisto del libro. --- articolo publiredazionale
  3. Eh eh eh... ? Beata gioventù... Una pagina di esempio della sezione riguardante le animazioni.
  4. Ciao edg76, si, saranno trattate ed anche in modo molto approfondito, più di quanto feci 12 anni fa. Chi ha comprato la guida per V-Ray si troverà a suo agio (animazioni statiche e dinamiche, interne ed esterne, in PT, UHD e 4K).
  5. Ciao a tutti, come alcuni di voi sanno, in questi ultimi anni mi sono dedicato esclusivamente alla stesura del primo libro al mondo per Corona Renderer. Sono lieto di annunciare che siamo nelle fasi finali e che con molta probabilità la guida sarà pronta verso la fine di Novembre ? --- LINK ---
  6. thumb
    Ciao a tutti, con grande piacere vorrei annunciare, dopo quattro anni di lavoro, la prima guida al mondo per Corona Renderer. L'acquisto sarà possibile verso la fine di Novembre. --- LINK ---
  7. Così a due piedi è impossibile capire che succede. Fai un test con una scena semplice e vedi se succede la stessa cosa. RAM Saturata? I percorsi sono tutti UNC tipo \\134.345.654\...? Io ho tre PC identici (ma proprio uguali) e ottengo esattamente una triplicazione dei Passes in DR. Inoltre 10 pass sono pochi. Nel senso, se la scena è pesante, tra avvio, caricamento etc... Altro consiglio: prova a fare dei test in PT+PT.
  8. cecofuli

    3ds max 2021.2

    Si, Corona lo supporta. Anche se Corna v6.0 ha un sistema identico. La differenza principale è che no è visibile in viewport. La versione per Corona è però disponibile per tutte le versioni di 3ds Max a partire dalla 2014. Inoltre, avendola "in mano" loro, mi sento più "sicuro".
  9. Edg76, come ben sai, c'è un thread apposito nel forum di Corona per questo genere di richieste. Se vuoi posso chiedere a Ondra. Ma con tutto quello che hanno da fare, non credo che una feature del genere sia la loro priorità. Ma davvero aggiungi l'AO in post? Cioè, stiamo parlando di una tecnica di 15 anni fa ?... e in Corona si renderizza in BF+LC (o PT+4K). Non credo che l'AO serva.
  10. New Corona UHD Cache 4K (la stessa usata da V-Ray). Dalle info che ho, credo che sarà possibile utilizzarla anche come Primary GI. Sarà aggiunta nel relativo drop-down menu.
  11. F10 -> System -> System Settings -> Material editor -> Preview quality. Io l'ho impostata a 0.5. così c'avere previews più "reattive". Ma puoi anche impostarla a 5 o 50 (valore massimo) se ti va. Ciao
  12. Nuovo sample BLUE NOISE, dovrebbe produrre un noise più "ordinato" e che distrae meno. Sarà quello di default. Le vecchie scene saranno sempre renderizzate utilizzando il vecchio metodo NEW IMPROVED. Non ho tempo di testarlo, ma credo che su rendering lunghi, la differenza sia nulla. Credo che sarà utile sopratutto in IR. https://corona-renderer.com/comparer/SA0Yk5
  13. New Corona Stochastic tiling. https://corona-renderer.com/comparer/7SmEMg https://corona-renderer.com/comparer/xUfops https://corona-renderer.com/comparer/9kQdtT
  14. New v6.0 sampling technique (for IR preview, and for DOF/MB) it rearranges the DMC samples across the screen and inside each pixel to give a better visual error distribution with a small number of samples https://corona-renderer.com/comparer/ZVFLb7 https://corona-renderer.com/comparer/GOptys
  15. Chi è passato a Corona e si trova bene, perché dovrebbe ri-passare a V-Ray per avere le cose ha ha già in Corona (LightMix, Material Libray, Material preview) per di più molto più solide, visto che son state integrate 3 anni fa? Inoltre, quando Corona avrà nella v7.0: il suo nuovo VFB, il nuovo Corona Scatter PRO (v8.0), il nuovo CoronaPBRMtl, il nuovo Corona Sky sviluppato dal buon Jaroslav (v8.0), la Curvature Map, il Geopattern tool, Il nuovo Tone Mapping, Cryptomatte, ecc... che si fa, si ripassa a Corona? Corona e VRay ormai si scambiano tools a vicenda. Il nuovo VRay Material Editor altro non è che il Corona Material Editor. La UI è la stessa. Inoltre, Corona v6.0 ha usato l'adaptive sampling di VRay e a breve integrerà anche il sistema LC di VRay.
  16. Altre piccole novità: (*) CoronaBitmap - Optimized memory storage of textures whose dimensions are not a power of 2. 20-30% total memory reduction in few real world scenes we tested. (*) Masking render elements can be propagated through refraction/reflection. (*) Material library update (second will follow before v6 release): Added 15 new Flooring materials, Added 19 new Carpet materials. (*) Added new adaptive environment light sampler based on the one in V-Ray. -> Noise clears up to 2x faster in interior scenes in general; up to 9x faster in certain extreme cases. -> Portals are no longer needed because of the new adaptive environment sampler which fully replaces them. (*) Corona now supports both version 3 and version 4 of Phoenix FD. (*) Improved UI of Corona Converter (*) Added support for PhoenixFD Foam
  17. New Corona Sky in today daily. Altitude and fog will be also added in next iteration.
  18. Senza vedere la scena, screeshots o altri dati, non è che possiamo fare miracoli ;-)
  19. Ahh, scusami, non ho letto bene. Si, certo, hai perfettamente ragione... questo è strano. Anche io ho nodi identici alla WS principale e tutti mi i danno gli stessi Rays/s... sia in DR che con il benchmark di Corona. Che Rays/s ti da il banchmark di Corona sul nodo e sulla WS principale? Hai installato le stesse identiche versioni di 3ds Max, di Corona e del DR?
  20. Use il benchmark di Corona e vedi quanti Rays/s ti genera il muletto e quanti il PC principale. Se il PC genera 4M e il muletto 1M, vuol dire che alla fine avrai 5M di Rays/s (il muletto ti sta dando un incremento di circa il 25%) Controlla se durante il DR le CPUs sono sfruttate al 100%. Guarda anche le temp. dei processori durante il DR di Corona e di VRay. Per quanto riguarda VRay, non credo che faccia miracoli ? Anche li, usa il suo benchmark, così potrai capire di che valori stiamo parlando. Per ora si può scaricare la daily di Corona con il nuovo 2.5 Displacement. Sono tutti presi con il nuovo Corona Academy (Tom e Marcin, sopratutto)
  21. L'unica cosa che ho visto personalmente è lo sviluppo del nuovo displacement 2D sviluppato direttamente da Ondra ?. Per il resto, ottimizzazione nel consumo di RAM molti bug-fix. Se ho news, vi farò sapere.
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